Impossibile essere alle Hawaii e non voler uscire dall’aeroporto per visitare questa famosissima isoletta.
Era appena l’alba. Un sole bellissimo. Ero atterrata ad Honululu, sull’isola di O’ahu. Mi feci accompagnare da un taxi nella zona centrale più famosa dell’isola: Waikiki. Gli avevo chiesto un posto dove trovare tutto anche i negozi, perché dovevo immediatamente attivare una sim americana, che mi sarebbe servita anche per orientarmi. A parte il traffico che sembrava fosse orario di punta all’alba, mi accompagnò in pieno centro vicino al mare e vicino ad un negozio di souvenir.
Che paesaggio… Il piccolo parco subito prima della della spiaggia era super curato e bellissimo, ed io con tutta la valigia scesi sulla sabbia, volevo mettere i piedi nell’acqua, quasi per dire “I was here”.
Non appena risalii dalla spiaggia, andai alla ricerca di un adattatore americano per il cel e un posto dove attivare una SIM card. Quant’era bello girare tra le viuzze di Waikiki. Mi perdevo tra negozi con tavole da surf, ristorantini, hotel, negozi di souvenir. Quello che era incredibile vero era che erano solo le 8 di mattina e c’era quella frenesia che solitamente si trova all’orario di pranzo. Feci dei giretti, entrai in un centro commerciale, l’International Market Place, con all’interno un albero di fichi del bengala con su un casetta in legno. Era proprio bello stare su quell’isola. Tra collane di fiori freschi, palme, natura, edifici curatissimi e paesaggi molto belli. È vero che tendiamo sempre ad idealizzare tutto, ma la nostra Italia è la nazione più bella del mondo, se fosse anche curata non ci sarebbero più paragoni.
Trascorrere quelle ore a Waikiki fu proprio piacevole, tra paesaggi e persone socievolissime. Dopodiché prenotai una navetta per rientrare in aeroporto. La mia avventura alle Hawaii si concluse così. Ma ci ritornai. Un’altra volta. Stupenda!
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Una replica a “15 ore alle Hawaii”
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