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L’Eremo di Vincent Brunetti

Eclettico, totalmente fuori dalle righe, eccentrico, per alcuni versi illuminato e amante della pace e della fratellanza e, non è un caso, che nella sua Vincent City troverete anche il trono con scritto “Peace” e “Love” (per chi non lo sapesse letteralmente in inglese significa Pace e Amore).

Non riesco ancora a dimenticare le sue parole: – “Vi chiederete come mai c’è la casa piena di angeli, soltanto a vederli mi fanno stare bene e così gli ho messi ovunque, io voglio stare qui”

L’autore di questo incredibile progetto all’età di 45 anni è sopravvissuto alla poliomielite e si è rimesso in forze grazie alla sua “pecorella”, come la chiama lui, una “scoperta” del dott. Mariano Orrico ma che si ritrova anche in alcune teorie che furono scoperte da un Nobel per la Fisica nel 1903, Bequerel. Secondo Orrico e secondo Bequerel, l’uomo è costituito da un corpo elettrizzato dalla sua nascita fino alla morte da una carica prevalentemente negativa, quindi se il nostro corpo fosse costituito da 100 cariche, 90 sarebbero negative e 10 positive. Il dott. Orrico ha ideato la Lamina Bior, una lamina che strofinata sul pelo di pecora si elettrizza da 4.000 a 29.000 volts. Vincent avvicina spesso questa lamina al suo corpo dopo averla elettrizzata, gli allontana “tutti i mali”, come dice lui e lui la adora, lo fa sentire una libellula, così molti lo chiamano “La libellula del sud”.

Al di là di ogni presa di posizione o eclettismo o qualunque altra cosa, devo essere sincera, lungi da me dal dire che è giusto o sbagliato, parere privo di fondamento scientifico, mentre lui si prodigava a raccontarci come la sua “pecorella” gli abbia salvato la vita, ha avvicinato la lamina elettrizzata alla mia mano sinistra ed io che inizialmente non sentivo nulla successivamente ho iniziato a sentire i muscoli del braccio e della mano più leggeri, quasi sciolti (io che ce li ho sempre contratti). Lì per lì sono rimasta basita, dopo un po’ ne ho tratto giovamento.

Chiunque ha voglia può scambiare due chiacchiere con lui, vi racconterà la sua vita, le sue visioni e com’è arrivato a concepire un’opera simile, oltre a deliziarvi con un’opera d’arte composta sul momento.

Vincent ha una vera e propria Galleria d’arte nella sua City, strutturata su due livelli, con quadri di sua produzione e anche rivisitazioni di importanti opere d’arte, ma la cosa più bella è vederlo all’opera nei suoi leggiadri 75 anni, immerso interamente nella musica (elettronica quando sono andata io).

Ragazzi è indescrivibile la carica, l’energia e la positività che trasmette e, nonostante quelle che alcune persone potrebbero chiamare stranezze, mi ha trasmesso la sensazione di essere una persona autentica, vera.

Nel suo eremo, diventato ormai una Casa Museo, lui produce e vende anche le sue opere a partire da 70€ e, per chi è interessato al servizio matrimoni, lui si propone alla modica cifra di 50€ a tela. È indiscusso che tra qualche anno le sue opere varranno molto di più.

Ma ora che abbiamo presentato l’artista, parliamo del suo Eremo. Già l’entrata nella Vincent City è costellata da continue epigrafi ovunque e da frasi che invocano la pace, la felicità e la libertà d’espressione tipica di quasi tutti gli artisti.

Nel suo giardino ci si imbatte in tante cose bizzarre, che non voglio rivelarvi completamente altrimenti rischierei di rovinarvi la sorpresa. Proseguendo sulla destra si trova l’ingresso alla sua galleria e alla sala del trono, divenuto famoso grazie a vari videoclip che alcuni artisti hanno girato, tra i quali anche Alessandra Amoroso con i Boomdabash nel loro tormentone dell’estate 2020 “Karaoke”. Invece, sulla sinistra si nota un cerchio mosaicato (io ho pensato fosse una fontana in un primo momento, ma in realtà non lo è) che rappresenta tutti i segni zodiacali reinterpretati da lui, alcuni in chiave goliardica, altri in cui sono espressioni di una lingua che rappresenta la fusione dell’italiano, l’inglese, il dialetto o la lingua comune creando anche nuove parole. Al centro di questo cerchio mosaicato troverete una statua che si scaglia verso il cielo inserendosi nell’incredibile scenografia della sua casa.

Ma le sorprese non finiscono qui. Dall’esterno si può accedere direttamente al terrazzo salendo delle scalette strette, godendo di una visuale unica.

Ma non voglio rivelarvi troppe cose perché ne vale veramente la pena visitarlo. L’ingresso è gratuito e per gli orari di apertura al pubblico potete contattare direttamente il numero che troverete sulla sua pagina Facebook, Vincent Brunetti (secondo profilo).

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Stay tuned, alla prossima! 🤙🏼

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6 risposte a “L’Eremo di Vincent Brunetti”

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