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Come viaggiare gratis (o quasi) e magari guadagnare anche qualche soldino

Hai sempre desiderato viaggiare, ma hai sempre pensato di non avere le possibilità economiche per farlo? Hai sempre sognato di vedere il mondo, ma hai sempre pensato che solo chi ha tanti soldi se lo può permettere?!?!!! Sbagliato! Io sono pronta a spiegarvi come fare… e voi?

Sebbene ci sia tantissimo da raccontare e da dire in merito, in questo articolo sarò brevissima. Ci sono tanti modi per viaggiare gratis, eccone qui alcuni:

La progettazione europea
Volontariato
Au-pair
Work Away, Worldpackers, Help Stay, Working Traveller, Hostel Jobs
WWOOF
Couchsurfing

E tanto altro che scriverò nei prossimi articoli. Allora, cominciamo per gradi:

La Progettazione Europea

Da anni, ormai, le istituzioni Europee, nate in seguito alla seconda guerra mondiale per impedire la creazione di ingenti massacri umani tra i popoli degli stati membri e abbattere la nascita di vari pregiudizi e preconcetti che per secoli hanno alimentato odi e conflitti piccoli o grandi, si sono unite ed hanno deciso di attuare una serie di provvedimenti in vari settori, uno tra i quali quello della Progettazione Europea sui programmi educativi giovanili e non. Da qualche anno si parla di Erasmus+, Erasmus Plus, un insieme di progetti per laureandi, laureati e non, rivolti a tante fasce d’età, non più solo per universitari, come succedeva fino a qualche anno fa; ora questi progetti abbracciano tante categorie di persone e fasce d’età e sono aperti anche alle istituzioni. E’ un programma d’integrazione innovativo, volto a maturare una coscienza europea e ad allargare la visuale sotto il punto di vista formativo, di integrazione sociale e sullo sviluppo sostenibile. Questi sono solo alcuni dei temi cardine della progettazione europea e sono davvero tante le “azioni” di questo programma; la maggior parte di questi progetti offrono un rimborso del 100%. Tante informazioni le potete ottenere cliccando qui www.erasmusplus.it .

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Oppure, vi potete documentare qui, direttamente sul sito della Commissione Europea, ma fate attenzione perché ogni tanto qualche pagina non è stata tradotta in italiano, quindi vi ritroverete a doverla tradurre dall’inglese https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/node_it . Io, personalmente, preferisco la versione inglese perché molti hyperlink all’interno della pagina sono funzionanti a differenza della versione italiana. Comunque è facile, basta cambiare la lingua in alto al centro della pagina e il gioco è fatto, altrimenti cliccate qui e accederete direttamente alla versione inglese https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/node_en.

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Un altro importantissimo sito che vi devo segnalare è quello dell’Agenzia Nazionale Giovani https://agenziagiovani.it/ Qui troverete i progetti, potete anche scegliere di affidarvi ad alcune vostre Associazioni locali che da sempre sono attive sul territorio italiano con la progettazione Europea, per citarvene qualcuna c’è Mine Vaganti in Sardegna, WIP di Lara Mastrogiovanni nel Salento, oppure i ragazzi di Oriel nel Veneto, sempre attivi su varie tematiche di inclusione sociale; inoltre, ce ne sono tantissime che spesso potete anche intercettare googlando su internet la tipologia di progetti che più vi interessa. Se volete farvi un’idea di quelle che sono le esperienze di viaggio sulla progettazione europea vi propongo il blog di Santa di Wanderwave.it dove nella sua rubrica “Erasmus+ Istruzioni per l’uso” vi spiega nel dettaglio come funzionino e quali siano le varie caratteristiche di questi progetti.

Ragazzi! Sappiate che ci sono una marea di opportunità tutte per voi, che aspettano solo di essere scoperte e la parola d’ordine è: “Inclusione!” 🙂

Volontariato

Il volontariato è una di quelle esperienze che da sempre nutre l’anima, anche se dipende come, dove e con chi si fa il volontariato. Quando vi sentite vuoti, soli, quasi depressi credo che non ci sia modo migliore di iniziare a combattere la depressione con il volontariato. Ci si sforza a dare per aiutare il prossimo, finché non diventa un comportamento automatico al quale non si vuole smettere di rinunciare per tutta la vita. L’ho fatto, mi ha aperto il cuore, perché aiutare senza avere né soldi né niente in cambio è una di quelle cose che ti stravolge la vita.

Disclaimer: Non ho detto trovare un lavoro e farsi sfruttare! Attenzione! 😉

Ritornando a noi, durante il volontariato non avevo nessuna remunerazione se non una copertura delle spese dell’alloggio e una parziale copertura del vitto. Ci sono tante forme di volontariato, si può aiutare il prossimo anche recandosi nell’ospedale più vicino, ma a noi interessano quelle forme di volontariato con le quali si può viaggiare gratis, vero?

Ve ne propongo due, che in realtà sono quelle che ritengo siano più affidabili, perché sono progetti statali o comunitari, non perché le altre non lo siano, ma semplicemente perché bisogna prevedere e trovarsi preparati anche davanti all’impensabile, senza ovviamente vivere nella paura e senza trovarsi a dover sostenere costi extra. Sono delle esperienze bellissime, che vanno vissute a cuore aperto, senza fare passi falsi e cadere in tranelli stupidi. Vi sto parlando del Servizio Civile Nazionale all’estero e del Volontariato con i Programmi Europei (Corpo Europeo di Solidarietà). Ma il volontariato con i programmi europei lo troverete inserito nel tema trattato prima sulla Progettazione Europea.

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Per quanto riguarda il Servizio Civile all’estero, che ora si chiama Servizio Civile Universale il link è questo. Tutte le informazioni sono sul sito governativo www.serviziocivile.gov.it e si può presentare la domanda on-line per partire sul sito www.domandaonline.serviziocivile.it dove si accede con SPID.

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Ognuno di noi ha una nazione che l’ha affascinato, conquistato o incuriosito, ma prima di scegliere qualunque meta del vostro viaggio, dopo aver letto il progetto, leggete sempre la scheda della nazione dove volete recarvi sul sito della Farnesina (soprattutto per conoscere se ci sono anche limitazioni o meno legate a questa situazione di Covid) e successivamente registrate il vostro viaggio su ViaggiareSicuri. Controllate la scheda di ogni nazione prima di attraversarla, sono segnalate anche le guerre e le malattie (es. febbre gialla, ebola, malaria, etc) che presuppongono un vaccino prima di iniziare il viaggio. Se leggendo le news, si può notare un certo fervore degli animi prossimi ad una guerra, statene alla larga, perché se c’è una nazione in guerra anche le nazioni al confine ne risentono indirettamente. Ad ogni modo, eccetto alcune nazioni dove la situazione è veramente drammatica (vd. Siria), difficilmente vi ritroverete in situazioni apocalittiche, più che altro dovrete comprendere la popolazione del posto. P.s. Se involontariamente siete in situazioni dove scoppia una guerra, state alla larga dalle zone più affollate e cercate di dirigervi in posto/nazione sicura. Ma state tranquilli, se usate tutte le accortezze, prendendo le informazioni dal sito della Farnesina e documentandovi da fonti attendibili, non succederà assolutamente nulla.

Detto ciò partite a cuor leggero, non volevo allarmarvi tanto, solo che per un’esperienza del genere dove si parte a cuore aperto, non significa che non bisogna essere anche prudenti. Io sono stata sempre fortunata durante tutti i miei viaggi, credo di aver avuto qualcuno che mi proteggeva da lassù, ma quando la voglia di scoprire è così tanta e gli animi sono così aperti e pervasi dallo spirito avventuriero, davanti a certe esperienze non è sempre facile fermarsi al momento opportuno per evitare inconvenienti. I viaggi insegnano tanto, anche a fare la pace tra il cervello e il cuore ed usarli insieme. Peace and Love!

Au Pair – House Sitting

Cos’è l’Au Pair? La traduzione italiana è ragazzo/a alla pari. Per molti tra i 18 e 30 anni è la soluzione più conveniente per cambiare nazione, anche perché aderendo a questo progetto ci si ritrova all’interno di una famiglia ospitante, tutelati da un contratto con obblighi e diritti, nel quale sono inclusi anche i dettagli riguardanti la paghetta, le vacanze, le ore lavorative nella quale si aiuta la famiglia, il corso di lingua e tutti i dettagli riguardo visto e quant’altro. Molti la considerano la soluzione migliore perché ammortizza l’impatto di trovarsi in un’altra nazione e preferiscono avere un approccio iniziale un po’ più soft, trovandosi comunque “coccolati” da una famiglia. Si ha la possibilità di conoscere la nazione rimanendo in famiglia. Vi lascio alcuni siti, ma in realtà ce ne sono tanti e anche tanti gruppi Facebook dove si cercano ragazzi/e alla pari. Spesso anche su Facebook basta cercare “Aupair *Nazione”, ovviamente per essere tutelati è meglio avere un contratto. Qui vi segnalo i più gettonati siti per fare l’Au Pair.

Au Pair World www.aupairworld.com

Au Pair www.aupair.com

International Au Pair Association www.iapa.org

Apex Social www.apex-social.org/en

Work Away, Worldpackers, Help Stay, Working Traveller, Hostel Jobs

Queste sono delle piattaforme di Work Exchange che danno la possibilità a coloro che si registrano di ricercare qualcuno che li aiuti con qualche mansione specifica nella loro struttura, in cambio dell’alloggio gratuito. C’è anche chi include pasti, mezzi di trasporto e qualcuno anche la paghetta. Per i viaggiatori è un modo per poter viaggiare e scoprire il mondo ammortizzando sulle spese di viaggio. Si svolgono lavori per i quali si dovrebbe essere pagati, ma chi sceglie di aderire a questi programmi ha un posto letto dove dormire gratuitamente (diversamente avrebbe dovuto pagare, invece gli viene offerto in cambio della mansione richiesta). Si può trovare di tutto, ostelli che hanno bisogno di un aiuto in cambio di un posto dove dormire, fattorie, ville che hanno bisogno di qualche “tutto fare”, case che ricercano artisti, persone che insegnino l’inglese o qualche altra lingua straniera. Chi più ne ha più ne metta. Ovviamente è previsto un monte orario da rispettare, il periodo in cui si ospita o si viene ospitati e cosa è compreso o meno. La maggior parte dei progetti sono aperti a chi viaggia in solitaria, ma molti hanno anche l’apertura ad una seconda o terza persona.

Work Away – www.workaway.info – piattaforma dove cercare la location adatta, il costo di iscrizione è di 39euro per una singola persona, 49euro per un’iscrizione di coppia

Worldpackers – www.worldpackers.com – alcune funzioni sono a pagamento, altre ti permettono anche di guadagnare qualche soldino

Help Stay – www.helpstay.com – piattaforma a pagamento con quota di iscrizione annuale di 29,99 euro.

HelpX – www.helpx.net – piattaforma gratuita

Hostel Jobs – www.hosteljobs.net – piattaforma gratuita per cercare lavoro in ostelli sparsi per il mondo, con accomodation gratuita oppure con la paghetta.

WWOOF – World Wide Opportunities on Organic Farms

viaggiare con il wwoof

WWOOFwww.wwoof.net è un’organizzazione mondiale che mette in contatto le fattorie biologiche con tutti gli amanti della campagna e con chiunque voglia vivere un’esperienza di volontariato in campagna, in cambio di vitto e alloggio gratuito in condivisione, imparando tecniche agricole, la lingua locale, scambi culturali, di tecniche di coltivazione sostenibili, gastronomici e la splendida opportunità di relazionarsi con gente del posto. Basta scegliere la nazione e iscriversi sul sito WWOOF della nazione scelta, per poi cercare la farm adatta a voi. Ogni nazione gestisce la sua organizzazione in modo autonomo, ecco perché è indispensabile iscriversi nella WWOOF della nazione che vi interessa. E’ aperto a tutte le fasce d’età! E niente, buona avventura! 😀

Couchsurfing

couchsurfing logo

Il 2 aprile del 2003 nacque Couchsurfing.org, un’innovativa piattaforma che dava la possibilità di “surfare” tra i posti letto e divani che gli utenti mettevano a disposizione dei viaggiatori e di scegliere la soluzione migliore, ovviamente previa accettazione dell’ospitante, in cambio di chiacchiere, condividendo esperienze, invitandoli a visitare la propria nazione, etc. Un sistema innovativo per quegli anni, dove i viaggiatori erano costretti a pagare ingenti somme di denaro per poter viaggiare intorno al mondo. La vera innovazione, negli anni in cui iniziavano a diffondersi i social, era proprio la possibilità di mettere in contatto tutti i viaggiatori, creare meeting e eventi nelle varie città del mondo, condividere delle informazioni importanti, chiedere pareri e consigli utili sulle varie locations e dare la possibilità ai viaggiatori vicini di incontrarsi. Oggi le prerogative del sito sono rimaste le stesse, ma l’iscrizione alla piattaforma costa al mese 2,99 euro oppure 14,99 euro se sceglie di fare l’annuale. Io l’ho usato tantissimo in passato perché viaggiavo spesso sola e non conoscendo nessuno, era per me indispensabile per conoscere e condividere con altre persone le proprie esperienze e per farsi consigliare le eventuali da fare. Molti sono i viaggiatori che ancora utilizzano questa piattaforma, specialmente per non pagare l’alloggio e per avere l’opportunità di conoscere propri simili.

Se vi è piaciuto questo articolo e se non volete perdere delle informazioni che vi possono tornare utili anche nei vostri viaggi,

Seguitemi su Instagram @francesca_wanderbeach e @wanderbeach1, su Facebook Wanderbeach e da oggi potete seguire il nuovo canale YouTube Wanderbeach – Alla ricerca della prossima spiaggia

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22 risposte a “Come viaggiare gratis (o quasi) e magari guadagnare anche qualche soldino”

  1. Che spunti interessanti che mi hai dato! Non ho mai provato nessuna di queste esperienze, e non ti nego che sono curiosa… per lo meno di provare il Couchsurfing!

    • Couchsurfing è un’esperienza che attira molte persone perché dà la possibilità di ascoltare storie, racconti, dai local. A volte anche quella che arricchisce tanto.

  2. Spero di non risultare antipatica perchhé non è mia intenzione, anzi vorrei semplicemente dire la mia opinione 🙂 Dopo aver viaggiato tanti anni per lavoro, mi sono resa conto – anche abbastanza in fretta – che niente è davvero gratis. Certo, andavo in tantissimi posti ma non vedevo nulla e non me li godevo perché dovevo sempre lavorare, dal mattino alla sera. Per questo preferisco scegliere di viaggiare di meno, ma decidendo io la meta, le cose da fare, e il tempo da dedicare alle cose che più mi piacciono 🙂

    • E il Servizio Civile universale è più remunerativo di quello nazionale, i viaggi per lavoro sono tutt’altra cosa… e su quello concordo esattamente con te, anche se ad essere sincera a volte se mi metto in testa che devo fare 200 miliardi di cose e vedere tantissime cose in poco tempo sono peggio di tutti i viaggi per lavoro messi insieme. Si tratta solo dell’attitudine di una persona. Io non tornavo a casa se prima non avevo visitato tutto quello che volevo😉😅 però ora è importante anche rilassarsi

  3. Io parlo spesso di Finlandia e molte persone che mi leggono dicono di essersi innamorate di questo Paese proprio dopo un’esperienza da au pair. Io non so se ce la farei, sono onesta. Il couchsurfing invece mi ispira di più come metodo per conoscere una cultura diversa e soprattutto gente, ma avrei paura di finire in casa di qualche maniaco 😂

    • Io anche ho sempre scartato l’opzione au pair, perché per carattere sono molto indipendente, ma non è tutti siamo così, quindi se magari qualcuno vuole fare quell’esperienza… perché no? 😉 comunque corro a seguirti subito… magari mi innamoro di posti fantastici e decido di venire a visitarla!!! 😀

  4. Innanzitutto grazie per l’articolo, molto interessante. A me piacerebbe in futuro fare un anno in paesi anglosassoni del tipo lavoroxalloggio. Conosci qualche sito/ente che se ne occupa? Grazie

    • Non c’è di che, io l’ho fatto per diversi mesi in Australia, ho iniziato per caso da un ostello, poi da lì mi si sono aperte tante porte. Per le altre nazioni dai un’occhiata su workaway e su tutte le altre piattaforme, nominate insieme a Workaway. Per quanto riguarda Enti, no, perché come al solito quando esistono ci “marciano” sopra in termini di prezzo, ma in Australia ti posso fornire dei contatti utili. 😉

  5. Hai davvero approfondito ogni possibile opportunità e, da persona che ha partecipato ad un campus per la lingua tedesca ad Heidelberg come “vacanza studio”, sono contenta di vedere come nel mondo esistano tutti questi modi di viaggiare alternativi alle solite vacanze!

  6. Un articolo davvero interessante! A parte l’Erasmus che è il metodo più conosciuto diciamo, del resto avevo sentito parlare ma non sapevo i dettagli. Soprattutto, non conoscevo i nomi dei siti. Ormai con un figlio mi sembra troppo tardi e fuori luogo fare un’esperienza del genere, ma in passato forse un pensierino lo avrei fatto!

    • Volevo tranquillizzarti che avrai tempo fino alla vecchiaia per fare l’Erasmus 😁! Quando tuo figlio crescerà e partirà per qualche progetto facente parte l’Erasmus+ con la scuola o con l’Università tu potrai ugualmente prendere parte ad altri progetti Grundtvig o ce ne sono tanti altri… ma stai tranquilla quando avrai modo ci sarà sempre un’opportunità! 😉 l’importante è non perdere d’occhio le informazioni importanti 😉

  7. Quanto mi sarebbe piaciuto provare una delle esperienze da te proposte, su tutte l’Erasmus+. Magari ci faccio un pensiero per il couchsurfing, vorrei andare negli Stati Uniti e vivere il soggiorno da local quanto più possibile.

    • Stai tranquilla che sei ancora in tempo!!! 😊 L’Erasmus+ è aperto anche agli anziani, quindi è aperto proprio a tutte le categorie di persone 😁. Puoi cercare i Grundtvig, sono dei seminari su varie tematiche per una 10ina di giorni, se ti serve d’altro chiedi pure, ti posso aiutare! Per quanto riguarda Couchsurfing, ottima idea! 😁💪🏼

  8. Ho usato moltissimo Couchsurfing in passato e ho conosciuto così alcuni amici con cui sono tutt’ora in contatto. Purtroppo questa piattaforma ha perso tantissimo appeal da quando è stata venduta e ora credo che l’iscrizione obbligatoria le darà il colpo di grazia. So che esiste la possibilità di fare una specie di Erasmus anche come professionisti, ora vado a curiosare se ne parlano i link che hai inserito 🙂

    • Io anche 🥰😍 con molti di loro ancora mi sento tutt’ora. La penso esattamente come te, ma credo che chi ha voglia di viaggiare ed esplorare, non si lascerà bloccare dal fatto che sia a pagamento. Certo credo che pian pianino ci sarà sempre di meno sulla piattaforma e che il suo appeal scenderà ancora di più, come hai detto anche tu, dato che ora si può trovare tranquillamente tutto su Fb o su altri social, però la bellezza di vivere da local e imparare dai locals mi resterà sempre difficile da immaginare vivendo in un hotel. Quindi credo che diventerà man mano sempre più per una certa categoria di viaggiatori. Ad ogni modo se vuoi fare un’esperienza lavorativa all’estero il progetto si chiama Leonardo, non ci sono vincoli di età e ci sono anche altre opportunità a seconda del settore in cui lo stai cercando. 😊

Rispondi a Silvia The Food TravelerAnnulla risposta


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