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Le 15 spiagge più belle del Salento e come scovare i tesori di questa terra – VOL III

Eccoci qui con il nostro ultimo appuntamento per parlare delle spiagge più belle del Salento, ma se non volete perdere assolutamente i primi due articoli e siete curiosi di scoprire quali sono gli altri 12 luoghi fantastici da non perdere, cliccate qui:

Le 15 spiagge più belle del Salento Vol I

Le 15 spiagge più belle del Salento Vol II

Ed ora proseguiamo pure con tutte le altre:

13. Torre Pali

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Dirigendosi a sud, verso Santa Maria di Leuca (De Finibus Terrae) sulla costa jonica, subito dopo Lido Marini, si incontra Torre Pali. Riconoscibilissima grazie alla sua torre di avvistamento diroccata situata nel mare, a pochi metri dalla riva. Unica nel suo genere anche perché si può fare una bella nuotata per raggiungere l’Isola della Fanciulla in poco tempo. Quest’isola è legata a varie leggende corsare: durante le scorrerie turche, vedono come protagonista una giovane fanciulla rapita dagli ottomani obbligandola alla conversione alla religione mussulmana e ridurla in schiavitù, ma la giovane donna si oppone con grande veemenza e dopo averla torturata viene gettata in mare. Qualche giorno dopo il suo corpo viene ritrovato ricoperto da un velo di sabbia su un’isolotto, che da allora prende il nome di Isola della Fanciulla. Ma i ritrovamenti storici, vogliono anche che Torre Pali sia legata al mito della città di Cassandra e lungo le rive del fiume Fano si racconta che si potessero raccogliere tante pepite d’oro. Sin dall’epoca borbonica, nell’800, si susseguirono varie opere di bonifica dell’area, per concludersi nel 1937 con la situazione che si ritrova attualmente. Quindi, oltre ad avere una caratteristica Torre diroccata nel mare, subito dietro la spiaggia troverete un grande bacino di bonifica, che lascia alquanto sorpresi.

13. Porto Selvaggio

Un’altra importantissima area di interesse ambientale del Salento è il Parco Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, un’area di 1122 ettari che include Torre dall’Alto, Torre Inserraglio e la diroccata Torre Uluzzo dalla quale prende il nome il periodo storico Uluzziano (il periodo storico dell’Homo Sapiens del quale sono stati trovati i resti nella grotta corrispondente Torre Uluzzo). Al 90% roccioso, ma con un’incredibile acqua turchese, dove sorgenti d’acqua dolce, storia millenaria, flora e fauna confluiscono in un unico luogo magico e incantevole. La particolarità di questo parco è che è costituito innanzitutto da alcuni percorsi nelle grotte, un tempo sopra il livello del mare, ma che ora, a causa del suo innalzamento di circa 40-50 metri nel corso dei millenni, si trovano sotto il livello del mare e sono visitabili solo con dei percorsi di diving. A questo spettacolo della natura dove si possono ammirare tante specie di pesci lungo la costa rocciosa, si uniscono delle altre grotte che si trovano un po’ più in superficie, ma sempre a livello del mare. Una di queste in particolare, è crollata la parte superiore della grotta e, quindi, quando i raggi del sole penetrano nella fessura diroccata creano un meraviglioso effetto luminoso che rende l’acqua del mare di un azzurro molto più luminoso. Tra tutti questi incredibili percorsi di media difficoltà, quindi assolutamente non adatti a disabili e bambini molto piccoli, si trova una spiaggetta piccola con i ciottoli. Ma qual’è la particolarità di questo luogo? Accanto a questa piccola spiaggia, si apre un varco tra le rocce facendo sgorgare una sorgente di acqua dolce.

Inoltre, lungo tutto il perimetro del parco si possono anche trovare degli antichi furneddhi, masserie, antiche torri di avvistamento del ‘500 e anche una salina, oltre alle fantastiche grotte di cui parlavamo prima, circondati da una natura veramente fantastica. Lasciati incantare dai colori dell’acqua di questa meravigliosa riserva naturale, godi anche tu dei benefici della sorgente e ammira l’incredibile fauna marina presente lungo tutta quest’area protetta. Solo per veri amanti della natura. Per le foto di Porto Selvaggio si ringrazia Fabrizio Falconieri, che con pazienza ha ascoltato ogni mia richiesta.

14. Le Cesine

Un’altra fantastica area del Salento, non meno rilevante e bella delle altre è la Riserva Nazionale dello Stato “Le Cesine”, un’importante area umida che già nel 1971 è stata riconosciuta da Ramsar, città iraniana nella quale è avvenuta l’omonima Convenzione internazionale per incrementarne l’importanza e tutelare le aree umide, indispensabili per il pianeta soprattutto per lo sviluppo della biodiversità; e dal 1979 è diventata Oasi Protetta del WWF. Questa riserva ha delle spiagge fantastiche e una natura eccezionale. La zona è a protezione speciale e sito di interesse comunitario, qui potrete ammirare tante specie di animali da salvaguardare nel loro incredibile habitat, ma non si può transitare liberamente, se non sotto prenotazione entro le 12:00 del giorno precedente e l’accesso è consentito solo ad un numero ristretto di persone per non disturbare e danneggiare l’ecosistema naturale. Queste limitazioni sono state poste in atto per proteggere l’intero ecosistema dall’istinto umano becero di appropriarsene, strappandone flora e fauna dal loro habitat naturale (un po’ come ad una madre le viene strappato via il figlio). Da visitare assolutamente, ma ovviamente, con le dovute accortezze.

15. San Cataldo

San Cataldo è conosciuta da sempre come la spiaggia dei leccesi, adiacente al “Le Cesine”, ha un mare fantastico. Anticamente era l’antico porto di Lecce, chiamato Porto Adriano, perché l’imperatore Adriano ne aveva ordinato la costruzione. Porto Adriano fu distrutto e ricostruito più volte e, al giorno d’oggi, si possono ammirare i resti dell’antico impianto portuale tra le colonnine di marmo e granito dove venivano attraccate le imbarcazioni. L’altra parte delle antiche testimonianze di Porto Adriano furono inglobate nel cemento nell’800 durante il rifacimento di moli e banchine. La marina di San Cataldo, il cui nome pare che attualmente derivi dal salvataggio di un monaco irlandese su queste coste, si estende tra sabbia e scogli per circa 2 km. Molti servizi e lidi aprono in tarda stagione e non ci sono bancomat, pertanto non aspettatevi assolutamente una località turistica come Gallipoli, Otranto o Lecce, ma ugualmente piacevole starci per trascorrere una bellissima giornata a contatto con la natura e con la sua bellissima spiaggia.

Spero che questo post sulle spiagge più belle del Salento vi sia piaciuto e ne approfitto per ricordarvi che presto uscirà anche quello sui più bei costoni rocciosi da visitare in questo angolo di paradiso, più esattamente in provincia di Lecce. Quindi, se non volete perdere nessuno di questi articoli e tutti i relativi consigli, sintonizzatevi subito sui miei canali per rimanere sempre aggiornati, e, se volete che tratti di un tema in particolare riguardo questa terra, non esitate a chiedermelo nei commenti :D.

Stay tuned! E alla prossima!

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2 risposte a “Le 15 spiagge più belle del Salento e come scovare i tesori di questa terra – VOL III”

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