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Il Burj Khalifa – La torre più alta del mondo

Chi l’avrebbe mai hai detto che in così pochi anni si sarebbe riusciti a costruire una torre di 829 m e 163 piani? Se ci pensate bene è poco meno di 1km!

Questo edificio è frutto dell’ambizione dello sceicco Mohammed bin Rashid Āl Maktūm, emiro di Dubai e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti. E’ stato il primo a diversificare l’offerta del suo territorio investendo sul mercato immobiliare e sui servizi per un turismo esclusivo, in alternativa ad un’economia basata sui giacimenti petroliferi.

Il progetto fu commissionato nel 2002 allo Studio architettonico Skidmore, Owings and Merrill di Chicago dalla EMAAR Properties della quale l’emiro Mohammed bin Rashid Al Maktum è il principale azionista, con la richiesta di lanciare un simbolo per il nuovo CBD di Dubai. Questo studio architettonico aveva già costruito quello che un tempo è stato l’edificio più alto del mondo: il Taipei in Taiwan. Da qui nacque l’ambizioso progetto per il Burj Dubai, successivamente denominato Burj Khalifa in onore al Califfo di Abu Dhabi che contribuì economicamente in maniera sostanziale per la riuscita di questa immensa sfida edilizia.

Per la realizzazione di questo imponente simbolo di Dubai costituirono una joint venture, che altro non è che un accordo tra aziende di diversa nazionalità. Le aziende appaltatrici furono la SamsungG&T, sudcoreana già artefice del Taipei 101 e delle Petronas, il gruppo belga Besix e l’Arabec di Dubai. La Turner Construction Company fu scelta come responsabile per la supervisione di ogni fase della costruzione. Queste organizzazioni vengono create per la realizzazione di un progetto in tempi limitati con la divisione dei rischi ed utili.

I lavori per questo ambiziosissimo progetto iniziarono il 21 settembre del 2004, prima del completamento del progetto e terminarono nel 2009.

La pianta di questo grattacielo più alto al mondo è a forma di “Y” in onore all’ hymenocallis, un genere di piante diffuse nella zona di Dubai, ma il suo basamento è molto profondo e la sua struttura è stata denominata “podium” che consente l’accesso da tre lati diversi della torre e su livelli diversi

Quest’incredibile edificio è stato progettato per resistere anche al flusso uniforme dei carichi dovuti al vento, che in determinate altezze a volte raggiunge i 150 km/h; inoltre, le facciate esterne sono completamente rivestite da un vetro temperato altamente riflettente per respingere il calore delle roventi estati arabe, e la loro cornice è costituita da alluminio anziché acciaio che lo rende di gran lunga più leggero. Se volete rimanere sorpresi ulteriormente, vi informo che per questo grattacielo è stato progettato un sistema autopulente con l’installazione di 18 equipaggiamenti meccanizzati con carrelli ponti e passerelle, non visibili dall’esterno quando non sono in funzione; per fare un ciclo completo di pulizia della facciata vi vogliono 4 mesi.

Inoltre, gli ascensori di questo imponente edificio sono qualcosa di veramente incredibile a livello di progettazione: innanzitutto hanno una velocità di salita che va a 18metri al secondo (vi rendete conto?!?18 metri al secondo, quasi 6-7 piani in un secondo) e di discesa di 9 metri al secondo, ma soprattutto non si sente assolutamente la variazione di pressione legata alla variazione dell’altezza (problema che purtroppo si riscontra con ascensori di edifici altissimi). La OTIS, la compagnia che ha costruito questi ascensori, ha veramente superato se stessa oltre ad aver creato ascensori altamente innovativi con schermi LED, dove salendo si rimane folgorati dalla visione all’interno dell’ascensore stesso.

Un parco di 11 ettari circonda questo immenso edificio, con giardini ricchi di specie di piante diverse, ponti e fontane ornamentali progettate dalla WET Design (la stessa compagnia che ha progettato la fontana danzante di Las Vegas dell’Hotel Bellagio) che regalano giochi di luci e getti d’acqua a tempo di musica. I getti d’acqua arrivano anche ai 150 metri d’altezza. Inoltre, sotto l’edificio più alto al mondo si trova anche il centro commerciale più grande al mondo il Dubai Mall, che la mia compagna di viaggio Giulia ha descritto sagacemente.

L’edificio al suo interno è così suddiviso:

Piano/piani
161-163Guglia (accesso di servizio)
155-160locali destinati ad emittenti radiotelevisive
148Terrazza superiore At the Top Sky
124Terrazza At the Top
122Ristorante At.Mosphere
112-154Corporate Suites dedicate a spazi commerciali e uffici
76-77palestra, piscina coperta, moschea
39-38Suites dell’Armani Hotel Dubai
9-108 residenze private
9-16(podium) Armani Hotel Dubai
1-37(podium) locali commerciali e uffici
0-3 (G, B1, L1)ingresso principale e altri accessi

Io personalmente per mancanza di tempo sono salita solo al 124esimo e al 125esimo piano e le foto che potete vedere sono da quell’altezza lì! Immaginate voi salire agli ultimi piani quale sarà la visuale.

Nella struttura sono anche presenti delle opere d’arte dell’artista Colette Miller che, con il con il suo progetto Global Angel Wings Project, nato a Los Angeles (nella città degli angeli) e poi proseguito in vari angoli del globo, voleva diffondere il messaggio nel mondo che in fondo siamo tutti angeli mandati sulla terra. Così, diverse ali con visuali fantastiche sono presenti sui vetri del Burj Khalifa, che date le altezze e la visuale vi avvolgeranno in un’aurea mistica che vi farà sentire dei veri angeli a centinaia di metri dal suolo.

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Anche io che non sono un’amante dei selfie e delle foto su di me, nonostante tutto non sono riuscita a non resistere alla tentazione di immortalarmi con queste opere d’arte. Veramente una bellissima idea e un bellissimo progetto.

Il costo del biglietto varia a seconda dell’ora del giorno, del canale di acquisto, se associato ad altre attrazioni come ad esempio l’Acquario, ad ogni modo il sito ufficiale dove prendere informazioni e dove acquistare i biglietti è questo.

Se siete curiosi di conoscere l’altra Street Art di questa incredibile city vi propongo un articolo di Claudia del blog Artwanderlust una delle mie colleghe in viaggio anche lei insieme a me con le Travel Blogger Italiane con le mie Travel Mates tra le altezze di questa immensa città.

E mentre Maria si perdeva tra il Museo dei Profumi di questa città, Paola, Claudia e Libera si godevano il Dubai Frame, io me ne andavo a spasso tra il Burj Khalifa e le varie attrazioni con l’Hop On Hop Off bus. Ma se volete sapere di più su come sono costituiti istituzionalmente gli Emirati Arabi, vi invito a dare un’occhiata all’articolo di Paola sul suo blog a questo link, con la quale a parte il burkini e al non indossare costumi succinti mi trovate perfettamente d’accordo, anche perché fondamentalmente Dubai è come se fosse come una città europea e la parte legata all’abbigliamento è largamente superata, infatti si vedono e si usano tranquillamente tutte le tipologie di costumi ed eccezione del topless che è proibito, l’importante è stare bene con se stessi e con il proprio corpo. Per quanto riguarda moschee e uffici governativi, per decenza e decoro è richiesto un abbigliamento consono e soprattutto non dimenticate mai una sciarpetta che vi può ritornare utile in tante situazioni.

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Stay tuned!

13 risposte a “Il Burj Khalifa – La torre più alta del mondo”

  1. Bellissimo articolo che approfondisce il significato della struttura e la sua evoluzione! Io sono rimasta inchiodata dalla vista, da là vedi tutta Dubai nelle sue mille vesti.
    Per quanto riguarda le ali non avevo approfondito il significato e quindi grazie per averlo spiegato! Un bellissimo messaggio che vuole rendere più poetico quello che potrebbe sembrare solo un palazzone. E’ un opera ingegneristica titanica!

  2. Davvero strabiliante il Burj Khalifa e le tue foto con le ali sono splendide. Penso che Dubai sia davvero sbalorditiva e non smetta di stupire. Ho già voglia di tornare, non basterebbe un mese, forse, per apprezzarne pienamente ogni angolo.

  3. Aaah, ora finalmente ho capito il senso delle varie ali e lo apprezzo anche di più!! Anch’io ho adorato salire sul grattacielo più alto del mondo, almeno finché non sarà a sua volta sorpassato da uno più alto. La cosa che mi è piaciuta di più oltre alla vista stratosferica è stata l’ascensore con quei fantastici video a tema spaziale, superpop! 😀

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