Una delle esperienze più belle che ho fatto a Dubai è stata senza dubbio il Dune Bashing.
Cos’è esattamente questo dune bashing?
Altro non è che un volteggiarsi tra le dune con delle magnifiche automobili 4×4.
Il nostro dune bashing è stato veramente incredibile perché innanzitutto la scelta della location era molto più scenografica di qualunque altro deserto della zona, grazie alla presenza delle montagne di Maleha sullo sfondo che rendeva tutto molto più suggestivo.
Oltre alla prassi delle procedure che si eseguono quando si cammina con un 4×4 sulla sabbia (vedi anche articolo di un’escursione in 4×4 tra le onde dell’Oceano a Fraser Island in Australia) tra le quali anche quella di sgonfiare leggermente le ruote per farle aderire meglio con la superficie ed avere una maggiore stabilità ed aderenza a questo si aggiunge anche il fatto che a Dubai c’è il fattore temperatura da dover preponderantemente considerare, che a Giugno era già abbastanza alta da dover richiedere particolari accortezze. Infatti, nel bel mezzo del deserto ci hanno fatte scendere dalla macchina ed hanno aperto i cofani delle loro auto, per far scendere la temperatura del motore e arieggiandolo. Io ho avuto un attimo di spavento, pensavo saremmo rimaste lì nel bel mezzo del deserto a piedi. Questa è la dimostrazione di quanto a volte possiamo essere catastrofici noi umani quando non abbiamo almeno un po’ di preavviso.
Invece, mentro loro raffreddavano i motori, ci invitavano a godere del paesaggio. Dune, dune, dune e solo dune ed in lontananza in un grigio, bianco pallido le montagne di Maleha. Ricordo soltanto che iniziai a camminare e non riuscivo più a smettere, più camminavo, più pensavo quanto fosse fantastico il deserto, non sentivo più il caldo, non sentivo più la stanchezza, non sentivo più i problemi che il mio cervello stava creando. Non sentivo più nulla di tutte le sensazioni inutili in quel momento, solo tanta meraviglia, stupore ed infinita curiosità che mi spingeva a non fermarmi tra le dune. Tutto il resto non importava più. Il vento caldo mi accarezzava i capelli e quello che avevo davanti non solo era uno dei più bei paesaggi al mondo, ma una delle più belle sensazioni mai provate in vita mia.
Poi tra un video e l’altro fatto dagli organizzatori dell’escursione, c’era la possibilità di fare sandboarding, come lo snowboard 🏂 ma sulla sabbia. Non vedevo l’ora di surfare tra le dune, solo che il tizio ha voluto che lo facessi da seduta, senza la cera il mio sandboard è sceso veramente piano. Si, perché quando si fa surf, sandboarding o snowboarding si passa la cera sotto la tavola per farla scivolare meglio. Io che sono un po’ pazzerella mi sono ripromessa che lo farò nuovamente, senza ombra di dubbio, ma lo voglio fare in piedi.
Stava per tramontare il sole e stavo per vedere il mio primo tramonto nel deserto. I colori erano impareggiabili, c’era una luce incredibile molto più forte di qualsiasi altro mai visto in vita mia ed era difficile distogliere lo sguardo.
Ad ogni modo, dovevamo tornare verso la strada perché il buio stava sopraggiungendo e c’era anche il programma di cenare nel deserto. Il deserto è un luogo magico, cari lettori, custodisce dei segreti quasi incredibili, dopo il tramonto le temperature si abbassano e la notte possono arrivare anche a -4 gradi centigradi. Noi dovevamo solo cenare quindi non si sarebbe fatto molto tardi, ci è stato detto che ci sarebbe bastata solo una felpa, in effetti così è stato.
Una volta arrivati al Campo Beduino per la cena è stato molto particolare scoprire questo luogo, lo avevano interamente decorato con lucine colorate, che mettevano in un certo senso, allegria al cuore.
All’interno era proprio come un vero e proprio Campo beduino, anche se un po’ più turistico con negozietti, bar, stand dove potersi fare gratuitamente tatuaggi all’henné; al centro un palco dove si esibivano artisti con balli tradizionali arabi, a volte rivisitati anche in versione pop e con lucine.
Dopo un anno di pandemia, quindi di chiusura totale degli spettacoli live, ho incredibilmente amato quell’esibizione, perché da amante dei live, e delle prestazioni fisiche che dimostrano il talento non riuscivo assolutamente a staccare gli occhi dal palco, finendo per essere completamente ipnotizzata dallo spettacolo con il fuoco. Imparerò anch’io (I swear) e non mi interessa nulla del giudizio della gente.
La location è stata resa molto turistica, quindi tra i tavoli, gira sempre qualcuno che vi propone sempre qualcosa, da quello che vi vuole far godere qualche minuto con il falcone sul vostro braccio, alla possibilità di fumare il narghilè, e poi collane, gioielli vari, sali da bagno, bevande; chi più ne ha più ne metta. Ad ogni modo un’esperienza indimenticabile. Il nostro driver tra l’altro ci ha proposto anche altre mete incredibili che avrei voluto visitare molto volentieri ma per mancanza di tempo non ho potuto.
Sarà un pretesto per ritornare senz’altro.



















2 risposte a “Il dune bashing a Dubai sul 4×4”
La foto di apertura dell’articolo è emblematica: il paesaggio stupendo, noi, e le nostre impronte in primo piano. Bellissimo ricordo!
Si scelta di proposito… era molto bella ❤️ e soprattutto, bellissimi ricordi… vorrei anche pubblicare il video di Maria dove, mentre noi caminavamo ci chiede: “Ma dove andate? Dove andate?”😂😂😂