Ero rimasta incantata nel vedere le foto dei matrimoni allestiti in questa incredibile location, non credevo che ci potessero essere dei posti così sorprendenti da visitare a Lisbona.
Così, cercai subito la localizzazione di questo palazzo, andai subito a visitarlo e scoprii che non era un semplice palazzo nobiliare, ma una fondazione-museo. La guida ci disse che nella costruzione si erano inspirati tanto ai palazzi e alle regge italiane, ma c’è un piccolo grande particolare che rende incredibile l’architettura di questa parte della penisola iberica, del bacino del Mediterraneo e soprattutto del vicino Marocco: le maioliche. È incredibile passeggiare tra le strade di Lisbona e ammirare un’inifinità di palazzi maiolicati, ti viene una gran voglia di fermarti in ogni singolo angolo a fotografare, ogni singolo ghirigoro, ogni singola fantasia o motivo.
La casa-museo del Palacio Fronteira è composta da un ampio giardino di arte topiaria all’italiana, con delle sculture rappresentanti le quattro stagioni ispirate alla tradizione greco-romana, cinque fontane, che un tempo garantivano la frescura durante il periodo estivo, da un bacino acquitrinoso dal quale si accede alla Galleria dei Re e all’ingresso di un giardino situato più in alto, chiamato il Giardino di Venere.
Un terrazzo che, tra siepi all’italiana e degli scorci maiolicati, regala dei bellissimi scatti per tutti gli amanti delle foto e per coloro che desiderano trascorrere matrimoni da sogno in questa location.
Uno degli elementi più particolari del palazzo è il Giardino Formale, il suo ingresso è situato sul lato destro dell’entrata nel palazzo, ed è un esempio dello stile italiano del 1600. Il perimetro di tutto questo giardino è circondato da pannelli di azulejos dalle quali, osservandone la policromia, si può si può supporre che il palazzo sia stato costruito in un periodo di transizione del XVII secolo, il periodo in cui si utilizzavano molto le azulejos policromatiche, invece, nella seconda metà del secolo 17º si utilizzò una nuova tecnica per decorare le azulejos dipingendole di bianco, blu e manganese. Nel lato orientale del giardino esistono 12 pannelli che rappresentano attraverso scene di vita frugale i 12 mesi dell’anno, il muro al lato nord invece altri pannelli che rappresentano i segni zodiacali, invece nel lato di ponente, lato dove si trova la facciata del palazzo, sono rappresentati i pianeti e le costellazioni che si affiancano alla facciata del palazzo con altri pannelli di azulejos rappresentanti scene allegre.
Di fronte a questo piacevole giardino si intravedono tra le siepi due alte scalinate ai lati che accompagnano il visitatore nella Galleria delle statue dei Re (che più che statue sono dei busti dei Re che si sono susseguiti nel corso degli anni), situate all’interno di nicchie decorate con azulejos. Nella parte bassa della galleria si trova una piscina, che assomiglia tanto ad un laghetto naturale con vari animali acquatici e anche un indimenticabile cigno nero. Le pareti del muro a ridosso di questo laghetto sono tutte interamente dipinte a mano con le azulejos e probabilmente, nonostante le differenti interpretazioni, rappresentano gli antenati della famiglia Mascarenhas, fondatrice del palazzo, all’epoca molto attiva nel vincere la battaglia della Restaurazione.
Superando la Galleria dei Re, si accede al giardino di Venere, che si colloca proprio nella parte più alta del giardino formale. Questo giardino era stato concepito come un giardino utilizzato per la caccia e dove correre al riparo dal sole nei mesi più caldi dell’anno. All’interno di questo giardino si trova la Casa do Fresco che è stata realizzata con azulejos, pezzi di porcellana provenienti dalla Cina, conchiglie, pietre e vetri, che richiamano un fascino barocco ma in una grotta. Di fronte alla Casa do Fresco si trova una fontana creata con linee sinuose e con azulejos lungo tutto il perimetro che la rendono molto più simile ad un lago. Si diceva, infatti, che il fruscio dell’acqua era tanto forte che era impossibile sentire cosa si dicesse da una parte all’altra della Casa do Fresco e che era il posto ideale per conversazioni “segrete”.













Una parte della famiglia, risiede nell’area perpendicolare al giardino, motivo per il quale quell’ala di questo palazzo non può essere visitata. L’entrata nell’edificio è caratterizzata da una nicchia con una conchiglia in marmo di Carrara, incorniciata dalle azulejos, dalla quale scorga dell’acqua; subito dopo si può ammirare che tutto l’edificio è stato abbellito con la tecnica del Trompe l’Oleil.
La stanza divenuta “la libreria” era inizialmente un balcone successivamente trasformato in una stanza grazie ad un’ampia parete finestrata che regala luce bianca agli ambienti; questa finestra ha l’affaccio sul Giardino Formale, il giardino principale del palazzo. La libreria contiene tanti libri di importante valore, databili tra il XVII e il XVIII secolo, e, in questa stanza, grazie all’indole della famiglia di collezionare opere d’arte, si può notare anche una scultura dell’artista contemporaneo João Cutileiro.
Proseguendo l’itinerario della guida, si può facilmente notare che il palazzo si sviluppa in vari ambienti, visitabile solo in parte: uno tra i più importanti è La Stanza delle Battaglie, dove si possono vedere le grandi gesta della Restaurazione Portoghese databili intorno al 1641-1668 dipinte sulle maioliche. Questi pannelli maiolicati che girano tutto intorno alla stanza mostrano molti degli episodi più importanti durante la guerra, compresi i cambiamenti a livello geopolitico che si susseguivano durante le battaglie, intervallati a scene di vita quotidiana nella più genuina delle loro forme. Spesso viene illustrato il generale portoghese e risalta anche João de Mascarenhas che al tempo della battaglia era solo il Conte Da Torre, che successivamente diventò il Marchese di Fronteira (Marques de Fronteira). Queste rappresentazioni della battaglia sono così dettagliate che addirittura raccontano che quando i soldati inglesi terminarono le munizioni durante la battaglia iniziarono a colpire il loro nemico con la parte posteriore del loro fucile, l’artista nonostante tutto non ha nemmeno dimenticato di riportare i soldati che soddisfacevano le loro necessità fisiologiche, tra le quali anche quelle dell’espletamento dei propri bisogni.
Sul soffitto di questa stanza si trova un lavoro di abbellimento della volta con riccioli e foglie creati con la tecnica dello stucco che donano armonia all’ambiente.
La stanza adiacente, la Stanza dei Pannelli, prende il suo nome dalle “azulejos”, delle mattonelle che al momento della fondazione del palazzo venivano importate dall’Olanda, che venivano poi decorate con motivi policromatici, oppure come sono presenti nella sala le eleganti “azulejos” blu e bianche. Ai lati e sul soffitto la stanza è stata abbellita con alcuni quadri dei vari membri della famiglia e con delle decorazioni di foglie e volute fatte con lo stucco.
Un’altra sala da visitare all’interno del Palazzo è la Sala Impero che dà accesso ad una incredibile terrazza. Questa terrazza, che a sua volta da l’accesso alla Cappella, è stato uno dei primi posti non religiosi in Portogallo adiacente ad un luogo di culto con decorazioni del tutto differenti e fuori tema rispetto al luogo sacro. Infatti, sui suoi muri si trovano grandi pannelli di azulejos che si ispirano alla mitologia greca-romana, e rappresentano la Musica, la Retorica, la Geometria, Diana, Marte e Apollo; ma ciò che rende unica questa terrazza sono le azulejos dipinte sulle panchine che ritraggono scene ilari con scimmie e altre creature che in un certo senso rappresentano delle caricature della società di un tempo.
Alla fine di questo incredibile terrazzo si trova la Cappella che probabilmente è una delle parti più antiche del palazzo e lo si deduce da un’incisione proprio sopra l’entrata, riportante l’anno 1584.



Una replica a “Lo storico Palazzo Dos Marquês de Fronteira a Lisbona”
[…] 14. Palácio do Marques de Fronteira […]