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Una breve pausa a Wollongong

Data la frenesia delle mie giornate, a volte, era un po’ difficile riuscire a trovare del tempo per viaggiare o visitare qualche nuovo posto. Ma nonostante tutto, tra i vari imprevisti, riuscivo a ritagliarmi una bella mezza giornata da trascorrere altrove, per esempio questa è la volta di Wollongong. Treno preso la mattina presto e dopo due orette vagavo tra le strade di Wollongong. Una simpatica cittadina, dove tutti gli incravattati di Sydney lasciavano spazio alle persone normali interamente tatuate, persone semplici, senza troppe pretese. Sembrava una realtà parallela a pochi km da Sydney, completamente diversa.

Casualmente era anche il Black Friday. E comparare i prezzi con quelli di Sydney era qualcosa di incredibilmente incredibile. Sydney la capitale dei prezzi da capogiro, Wollongong una realtà un po’ più umana, con gli autobus gratuiti che collegano i punti principali della città. Era scontato dirlo, ma ovviamente ne ho approfittato per comprare qualcosa.

Sulla strada principale sono riuscita a beccare anche lo Street Market, ma tanta la voglia di visitare tutto in pochissimo tempo che non sono riuscita a fare molte foto. Ma una cosa mi ha veramente sorpresa: mentre mi dirigevo verso le spiagge mossa dalla curiosità di scoprire quelle di Wollongong, per provare a vedere se ce ne fosse una che mi potesse ricordare la bellezza di quelle della mia adorata Gallipoli, sono stata catturata dal menu di un ristorantino italiano, dove non riuscivo a credere ai miei occhi, ma c’era scritto “Pane di Altamura”. E mentre non riuscivo a spiegarmi l’arcano mistero, un tizio è spuntato da dietro la vetrata del ristorante, facendomi sussultare e parlandomi in italiano. Per lui era stato tutto molto chiaro che ero italiana e mi invitava a sedermi a mangiare un boccone. In realtà, il mio cervello voleva solo riassaporare il fantastico pane di Altamura cucinato con il forno a legna, dal colore scuro e dal gusto inconfondibile. Così dopo aver raggiunto la spiaggia mi sono fermata a mangiare una burrata accompagnata dal pane di Altamura. Ovviamente, le mie previsioni riguardo al cibo erano sbagliate, sì era veramente il pane di Altamura, ma per essere esportato veniva precotto e la cottura veniva terminata qui in Australia e questo era bianco, non scuro con la crosta croccante come l’avevo immaginato io. Ma almeno c’era il sale. Era buono ad ogni modo. Un boccone al volto e poi subito di rientro nella city per andare a lavoro.

Vi saluto e al prossimo post. 😘

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